Autoproduzione: ricotta di mandorle

Ecco il secondo articolo sull’autoproduzione (puoi leggere il primo qui) e questa volta ho deciso che è il turno della ricotta di mandorle! Questa rubrica del blog però non sarà dedicata solo all’autoproduzione di cibo, ma darò anche dei piccoli e semplici consigli su come autoprodurre detersivi ecologici per la casa, rimedi naturali e qualche cosmetico (anche se premetto che non sono un’esperta e quindi ti condivido solo la mia esperienza).

Il tema dell’autoproduzione è a me molto caro, diciamo proprio che è una vera passione già da prima del lockdown di marzo 2020, ma sicuramente è con la pandemia che la maggior parte di noi si è divertita all’autosostentamento preparando pane, pizza e dolci di ogni tipo!

Purtroppo però tornati ai ritmi della vita “normale”, siamo tornati anche alle vecchie abitudini.

“E certo, chi ha più tempo ora?!”

Già. Una delle obiezioni che mi vengono fatte quando parlo dell’importanza e dei vantaggi dell’autoproduzione è proprio la mancanza di tempo in effetti. Allora mi viene di fare questa riflessione: come abbiamo fatto ad abituarci ad un modello di società talmente folle che ci fa correre a ritmi disumani e insostenibili per poi farci comprare tempo sotto forma ad esempio di piatti già pronti che oltretutto costano decisamente di più, oltre ad impattare gravemente sulla nostra salute e su quella del pianeta?

Sicuramente l’autoproduzione comporta del tempo, inutile sostenere il contrario. Il fatto è che la maggior parte delle persone lo considera uno spreco o un sacrificio e non un investimento ed ha così una visione negativa ed autosabotante che scoraggia ancor prima di provarci.

Il tempo che utilizziamo per l’autoproduzione è in realtà tempo che recuperiamo per tornare a noi stessi e alla nostra vita: ogni volta che provvediamo da soli ai nostri bisogni stiamo uscendo da quel sistema che ci costringe a correre e lavorare a ritmi innaturali per poi venderci tempo e salute.

Con questo non voglio dire di diventare da domani totalmente autosufficienti (se però ce la fai fammi sapere che diventi il mio mito!), ma piuttosto di organizzarci per tornare a fare qualcosa con le proprie mani. Ogni volta che evitiamo di acquistare per provvedere a un nostro bisogno, scegliamo consapevolmente di rallentare, di prenderci quel tempo e dedicarlo a noi e alla nostra famiglia. Usciamo dalla modalità del fare per entrare nella modalità dell’essere e assaporare la vita: perché non è il risultato finale ciò che dà soddisfazione, ma è il processo che ti ci porta e, se vissuto con piena presenza, ti fa ricontattare e riconnettere a quel ritmo lento che è quello della natura e allora comprenderemo davvero l’importanza di “scalare una marcia” ogni volta che possiamo, giorno dopo giorno, per tornare a noi stessi.

Ma vediamo ora come autoprodurre una ricotta di mandorle in modo semplice e veloce!

Ingredienti:

-100 g di mandorle sgusciate

-1 cucchiaino di succo di limone bio

-1/2 cucchiaino di lievito alimentare

-1 puntina di cucchiaino di sale marino integrale

-bevanda di mandorla o acqua q.b.

-4 cucchiaini di olio di cocco o di mais

Procedimento:

Ammollare le mandorle in acqua per 8 ore, quindi trascorso il tempo spellarle, scolarle e lavarle bene sotto l’acqua corrente.

Versare le mandorle in un mixer, aggiungere il sale, il lievito e il succo di limone e frullare il tutto, aggiungendo poca acqua o bevanda vegetale fino ad ottenere una consistenza liscia e cremosa.

Aggiungiamo quindi l’olio di cocco e continuiamo a frullare per amalgamare bene ed infine trasferiamo il composto in una fuscella per ricotta precedentemente oleata e la lasciamo riposare in frigo qualche ora prima di servirla.

La ricotta di mandorla può essere utilizzata per tantissime preparazioni, sia dolci che salate, quindi puoi sbizzarrirti in cucina!

Condividi l'articolo

Papavero

Iscriviti a Papavero, la newsletter che porta riflessioni, colori, pratiche di consapevole leggerezza e tanto altro.